Vendicari in quanto “zona umida costiera” è ricca di acque, ma questa abbondanza è sminuita
ecologicamente dal loro alto tenore di salinità.
Pertanto nei suoi ecosistemi possono vivere solo le piante (ma vale anche per gli animali) in grado di adattarsi a questo parametro e lo fanno in due modi diversi: diventando alofite, (vegetali dotati di adattamenti morfologici o fisiologici che ne permettono l’insediamento su terreni salini o alcalini) o succulente (vengono così chiamate quelle piante dotate di particolari tessuti “succulenti”, i parenchimi acquiferi, tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua).
Le prime presentano succhi cellulari con alte pressioni osmotiche capaci di assorbire soluzioni circolanti a forte concentrazione.
Le seconde accumulano nei loro tessuti riserve d’acqua dolce: si comportano cioè come quelle che vivono su suoli aridissimi (come le piante grasse). Queste piante presentano anche riduzione delle superfici fogliare per ridurre al minimo la traspirazione e quindi la perdita d’acqua, avendo cosi foglie aghiformi come il Ginepro, ridotte a squame come nei Tamerici, riunite a rosetta aderente come nei Limonium, o quasi mancanti come nelle Salicornie.
Un altro fattore ambientale fortemente discriminante è la consistenza del substrato su cui si insediano le piante: substrato roccioso e substrato sabbioso. Poiché tutta la fascia costiera di
Vendicari è un continuo alternarsi di tratti rocciosi e sabbiosi. La vegetazione presenta una corrispondente alternanza tra associazioni di piante rupicole ed associazioni di piante psammofile (ovvero amanti della sabbia).
Se analizziamo le vegetazioni di un tratto roccioso, procedendo dal mare verso l’interno,
riscontriamo la seguente serie:
- Una breve striscia afitoica, interessata dalla marea e dagli spruzzi delle onde più violente durante le mareggiate.
- Una stretta fascia di vegetazione alofila-rupestre, che si estende da 2 a 10 metri, in cui domina Finocchio di mare (Crithmum maritimum), la Cicoria spinosa (Cicorium spinosum), Limonium syracusanum e Limonium Virgatum.
- Una stretta fascia a gariga costituita da bassi cespugli a cuscino di Timo (Timus capitatus), Spinaporci(Sarcopoterium spinosum), Palma nana(Chamaerops Humilis), Teucrium Fruticans tra cui abbonda l’elegante Gaggiolo bulboso e delle meravigliose orchidee.
Alle spalle di queste associazioni dominate dalle graminacee, in posizione più riparata rispetto al mare, si insedia una peculiare vegetazione: la macchia a Ginepro coccolone, dominata ovviamente da questa specie (Juniperus macrocarpa), ma con una ricca corte di altre essenze: Ephedra fragilis, Pistacla lemiscus, Phyllirea angustifolia, Clematis cirrhosa, Rosmarinus officinalis ecc.
Questa macchia si sviluppa su tutta la zona adiacente al Pantano Roveto e raggiunge il suo massimo splendore presso Cittadella dei Maccari.
Vegetazione dei tratti rocciosi
I tratti rocciosi si trovano procedendo dal mare verso l’interno, come ad esempio quello della Cittadella Maccari nella zona sud della Riserva.
Stretta fascia di gariga, a macchia mediterranea | Fascia Alofilo-rupestre |
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Fascia alofilo-igrofila | Stretta fascia a gariga |
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Vegetazione rive interne dei pantani | Vegetazione sommersa nei pantani |
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Vegetazione dei tratti sabbiosi
Tratti di costa sabbiosi più vicino al mare, come quelli adiacenti al Pantano del Roveto, oltre ad una striscia afitoica (spiaggia), si trovano:
Vegetazione psammofila effimera | Macchia a Juniperus macrocarpa (ginepro coccolone) |
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Fascia graminacee rizomatose | |
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