La fortezza Carlo V situata nel punto più alto dell’Isola di Capo Passero, ha un perimetro di forma quadrata, con lati di circa 35 metri. Il basamento è massiccio e privo di aperture fino a 4 metri di altezza, soglia dalla quale inizia il primo livello della fortezza, raggiungibile da una rampa di scale.
Il portale è caratterizzato da un grande stemma appartenente al Re Filippo III, divenuto Re di Spagna e Sicilia nel 1598, raffigurante un’aquila che regge uno scudo con insegne araldiche.
Le pareti sono costitute negli angoli in pietra arenaria, mentre il resto dei blocchi di muratura è in pietrame calcareo.
Entrando nel forte, al centro troviamo una grande cisterna dove veniva convogliata l’acqua piovana proveniente dalla terrazza, attraverso un sistema di grondaie.
I muri esterni del forte sono costituiti da blocchi regolari di arenaria ai quattro angoli e, per il resto, da muratura di pietrame calcareo rivestita di intonaco. Tutta la costruzione è concepita attorno ad una corte quadrata, con lato di 12 metri circa. Al centro si trova una grande cisterna dove veniva convogliata l’acqua piovana proveniente dalla terrazza attraverso un sistema di grondaie.
Al primo livello troviamo quindici ambienti e una piccola cappella utilizzata per le funzioni religiose: la maggior parte di questi ambienti non presenta aperture verso l’esterno e prendono luce unicamente dalla corte centrale. Ai quattro angoli le stanze presentano una struttura quadrata e il soffitto con volte a vela mentre le altre sono rettangolari e con volte a botte. Alcuni di questi alloggi erano destinati al cappellano ed ai soldati. All’entrata di uno di questi alloggi su un architrave, è scolpito il seguente motto: “Melius est invidia urgeri quam commiseratione deplorari, 1701”, che dovrebbe significare “meglio sbrigarsi (agire, darsi da fare) che deplorare con commiserazione gli eventi (stando a guardare, rassegnandosi)”.
Gli ambienti del secondo livello ricalcano per dimensioni e forma quelle del piano inferiore, se pur con lievi differenze. Un ballatoio sostenuto da grandi mensole fa da contorno alla corte, disimpegnando le stanze di questo livello. Qui si trovavano gli appartamenti del comandante e degli ufficiali.
Sulla terrazza di copertura si trovava invece tutta l’artiglieria. Adesso a nord-est ora è presente il faro della Marina Militare… Prima questo era il punto strategico della fortezza, luogo di avvistamenti e di attacchi di lunga portata per allontanare i nemici.
Oggi da questa terrazza si ha una vista privilegiata su tutta l’isola di Capo
Passero: in un solo colpo d’occhio l’intera isola, a fianco lo sguardo protettore della Vergine Maria Scala del Paradiso, in fondo il borgo di Portopalo… Suggestivo, affascinante, quasi impossibile da descrivere!
Storia
Per difendersi dalle continue scorrerie turco-barbaresche che si susseguivano a Capo Passero nel XVI secolo, la Deputazione del Regno, presieduta dal Viceré Marcantonio Colonna, decise di costruire una fortezza nel punto più alto dell’isola, presidiata da soldati ed armata con pezzi di artiglieria.
Soltanto 13 anni dopo, nel 1596, la Deputazione espresse la messa in esecuzione dell’opera, preventivando una spesa di 18.000 scudi. I lavori iniziarono nel 1599, sotto la direzione dell’ingegnere regio Diego Sanchez, ma furono interrotti pochi mesi dopo per mancanza di fondi.
I lavori ripresero soltanto nel 1603, per volontà del Re Filippo III che ricevette dal Parlamento siciliano un donativo di 21.000 scudi per completare l’opera, imponendo peraltro una tassa a tutte le città e le terre del Regno di Sicilia.
Con la posa dello stemma reale nel settembre del 1607, si completò la costruzione della fortezza. Pochi giorni dopo, giunsero in visita il Viceré Giovanni Ferdinando Paceco insieme alla sua famiglia e a numerosi ministri, ufficiali soldati e personale di corte, per l’inaugurazione della nuova Fortezza.
Nel corso del 1700 il forte venne utilizzato anche come prigione e luogo di confino per i soldati che avevano avuto problemi con la giustizia e continuò ad avere un’importante funzione militare fino alla metà del 1800.
Nel 1871, con la costruzione di un piccolo faro sulla terrazza, il forte fu abitato da personale della Marina Militare, incaricati dell’accensione notturna del faro.
Passando alla storia recente il Forte di Capo Passero è stato completamente restaurato nel 2007, dopo tre anni di interventi, e recuperato dall’oblio in cui era sprofondato.